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Tuesday, July 7, 2009

lunedi 6 luglio - primo giorno

INDYMEDIA ha già fatto un bel report (seppur ovviamente politicizzato) su quello che è successo ieri, all'inizio di quella che dovrebbe essere a settimana di contestazioni per il g8 2009, che a conti fatti si tiene all'Aquila, dove i grandi che pretendono di rappresentare l'economia mondiale discuteranno ti piani già fatti e già scritti.

Ponendomi la ridondante domanda di quanto sia efficinete un raduno da tappeto rosso, rispetto ad una video conferenza, elenco un pò i fatti che credo rilevanti, rilevati stamattina aprendo la repubblica e leggendo qualche blog...

Vista l'assenza di cortei, escludendo la fiaccolata a cavallo tra domenica e lunedi, il fatto che più risalta sono i 12 arresti preventivi per evitare l' organizzazione paramilitare dei "black bloc dell'onda"... per intenderci quelli che a torino avevano manifestato durante il summit per l'università. Quelli a cui erano stati lanciati lacrimogeni dagli elicotteri. Ecco loro.
Le reazioni degli studenti sono state abbastanza immediato con occupazione dei rettorati a milano a pisa e a roma, dove ancora la torre d'avorio della sapienza, rimane in mano ai rivoltosi. venezia, torino e bologna pure manifestano dissenso.

Ora possiamo con calma analizzare la situazione ec(qu)onomica della scena abruzzese, lasciando da parte quelle che potrebbero essere le solite proteste di anarco-insurrezionalista o di disobbedienti "per forza"... il cavallo di battaglia della pessima gestione finanziara ed economica che si sta sostenendo all'Aquila sono questi due personaggi, che probabilmente un vestito nero e una molotov non l'hanno mai presa in mano, ma sembrano abbastanza preoccupati per il futuro della loro produttività, vista la gestione goffa delle risorse in terra abruzzese. Passando dalla militarizzazione delle zone, dovuta appunto all'arrivo degli 8 grandi (che ha portato via 500 ml per la ricostruzione, e spazio, quello della scuola dei finanzini, per l'organizzazione della ricostruzione), alla gestione della ricostruzione vera e propria, vediamo come sia stato molto affidato a compagnie esterne al territorio centro-italiano, e come si sia preferito avere aiuti gratuiti dal nord/sud italia, piuttosto che creare dei cartelli in loco per riavviare l'economia locale.
Diciamo pure che di scelta poco efficiente si può parlare, ricordando gli sforzi fatti alla Maddalena andare in fumo, per concentrare l'attenzione internazionale sulle zone colpite dal sisma, e prtare più consapevolezza nel mondo della devastazione che ha colpito l'Aquila. Forse però non siamo più nel 1966, e internet e i giornali hanno già fatto il loro lavoro, quello che si è visto da 3 mesi a questa parte non è stato proprioo un risollevamento dell'economia locale o una ricostruzione efficace. Ma per non essere troppo impulsivo aspetto a dare giudizi, certe manifestazioni di dissenso sono forse ingiustificate, e la scelta di spostare il summit, risulterà a conti fatti (ottobre?), una buona scelta. o forse no.

A domani.

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