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Monday, September 14, 2009

siam tra color che sono sospesi




Già da tempo avevo pensato che si stesse facendo della bella propaganda sulla pelle dei terremotati, ma speravo che la situazione sarebbe cambiata. Speranza mal riposta.


Succede che il premier ha fatto una combo mica da ridere. Da una parte si cancella l'appuntamento con "Ballarò" per dar spazio ad una puntata speciale di "porta a porta", e dall'altra si mette insieme un teatrino per mostrare all'Italia quanto questo governo abbia fatto per i "terremotati dell'Aquila". Lasciando però da parte la situazione ridicola (a paurosa, perchè da ridere effettivamente c'è ben poco) che sta vivendo la libertà di espressione nel nostro paese, dove Santoro è ancora senza contratto e dove la tivi di stato rifiuta la copertura legale a "reporter", cerchiamo di capire insieme com'è la situazione dei terremotati in centro Italia.


Molti campi tendati che erano stati allestiti da Croce Rossa e Protezione Civile, sono stati chiusi e sgomberati, nella speranza di dare alloggio agli sfollati in una serie di prefabbricati fatti arrivare da chissà dove. In più entro il 31 settembre chiuderanno anche i restanti 112 campi, i cui attuali abitanti NON sanno dove andranno a finire. Se contiamo che non sono stati consegnati nemmeno i due cantieri più attivi, possiamo immaginare che gli sfollati rimpiangeranno i 5 mesi emmezzo di tenda, visto che a fine mese non avranno più un posto dove andare. Le parole delle persone che si trovano in questa situazione sono abbastanza chiaro, c'è chi si è sentito (sente?!) trattato come un deportato e chi si lamenta del fatto che le soluzione prese dallo stato hanno smembrato famiglie e diviso nuclei di persone che per anni sono stati dirimpettai (esempio comodo è quello della militarizzazione dei campi, dove famigliari e parenti non appartenenti ad una determinata zona devono pagare un corrispettivo di 5€ per stare una giornata nel campo con i propri cari).


L'esperienza più vergognosa è quella di Piazza D'Armi, dove il più grosso campo tendato è stato sgomberato la settimana scorsa, senza dare valide alternative agli Aquiliani che viveano li ormai da 5 mesi. Queste le parole che mi hanno colpito di più "Come già raccontato a non trovare sistemazione a L’Aquila soprattutto gli anziani e persone con disagi: insomma i meno produttivi"... e ancora i ragazzi del comitato 3e32 mandano questo appello "Adesso è già tardi. Fa freddo, la situazione è complessa e drammatica allo stesso tempo. Il miglior modo di affrontarla è il risveglio delle coscienze. Non aspettiamo ancora che qualcuno ci salvi. Soccorriamoci l’un l’altro". Intorno all'Aquila stanno cominciando ad occupare zone abbandonate, la popolazione è quindi ora obbligata a cadere nell'illecito per poter sopravvivere (amici siamo a settembre, comincia a fare freddo), e la cosa non farebbe venire cosi tanto il voltastomaco se chi ci governa non si riempisse la bocca con un paio di casette che con buona probabilità diventeranno le dimore fisse dei primi che ci entreranno, costretti a vivere nell'eterna speranza di riavere una casa vera.

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